sabato 1 settembre 2012

Esclusiva, non c'è due senza tre: l'intervista al terzo candidato alle primarie Pd


La novità può emergere all'improvviso ed esplodere in poco tempo: tra Bersani e Renzi, arriva il terzo inatteso. E nuovo. Ecco l'intervista esclusiva al nuovo candidato alle primarie del Pd, il 30enne napoletano Peppe Maiello. 

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Maiello, perché ha scelto di candidarsi alla guida del Pd e del Paese? Non ci sono già abbastanza candidati?
Il punto fondamentale è che la passione politica non si compra, proprio per il valore che ha. Non si compra perché non si corrompe e non deve corrompersi. Non sono disposto a rinunciare ai miei valori in cambio di promesse o incarichi, perché li sento veri e avverto che sono condivisi: per questo ho sentito il bisogno di mettermi in gioco, per dare spazio a chi crede davvero a quei valori e vuole vederli difesi e tradotti in pratica.

Di quali valori parla?
Penso innanzitutto ai diritti, perché non si può pensare a un progetto di partito e di paese senza avere i diritti al centro. I diritti, naturalmente, non sono una pretesa pura e semplice: sono innanzitutto la consapevolezza di “esserci”, come persone e come comunità. “Esserci” comporta avere necessità, bisogni, esigenze, che meritano di essere soddisfatte, pur trovando dei punti di mediazione: per questo i diritti comportano anche dei doveri, altrimenti il gioco salta.

Quale diritto sente come prioritario?
Senza dubbio il lavoro: oggi è il bisogno fondamentale di tutti noi. Lo dico da trentenne, da persona, da cittadino. È impossibile che una persona possa vedere riconosciuta la sua dignità se non trova il “suo” lavoro, quello con cui può dare con passione un contributo alla società e alla sua stessa vita. Non si tratta di prendere o pretendere uno stipendio: ognuno di noi ha bisogno di progredire e può farlo solo se ha la possibilità di lavorare, le competenze di tutti devono avere il loro sbocco naturale.

In che senso «uno sbocco naturale»?
Il pensiero di una persona che ha completato con passione un percorso di studio e non riesce a trovare spazio perché il suo posto è già “occupato” è semplicemente folle, non possiamo più permettercelo. I datori di lavoro dimostrino che è possibile fare impresa in un modo illuminato, aprendo gli occhi su quello che ognuno sa o può saper fare, senza paura di puntare su di loro. È l’unico modo che abbiamo per sviluppare correttamente la nuova società che ci meritiamo.

A quale società guarda?
A una società in cui ciascuno possa vedere garantito ciò che sente come “bene comune”. Il mio impegno deve servire ad affermare con chiarezza la centralità del sapere, come leva fondamentale per accedere allo sviluppo; deve difendere in modo fermo la gratuità del sistema sanitario, che garantisca prestazioni gratuite per i bisogni veri. Deve avere coscienza che la sicurezza è sentita fondamentale da tutti e la legalità è un punto irrinunciabile per qualunque “appassionato di democrazia”.

Il suo obiettivo finale?
Senza dubbio, darci una possibilità. Possibilità come opportunità di fare, di sapere, di crescere. Possibilità come voglia di concretezza che aspetta solo il momento di farsi toccare. Possibilità come occasione di guardarsi intorno, in un universo che coincide con gli Stati Uniti d’Europa cui dobbiamo necessariamente tendere. È un sogno che merita di diventare realtà: dobbiamo darci lo spazio per cambiare la nostra vita e quella del nostro Paese. Senza passione non si può fare.  

Il link al sito ufficiale di Peppe Maiello: http://perpassione.facciopolitica.com/

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